Un mafioso italiano, una ragazza polacca rapita e 365 giorni per farla innamorare: il film parla di sesso e passione tra i paesaggi dell’Italia!
Un nuovo film italo polacco è sbarcato su Netflix e ha fatto impazzire gli utenti facendogli scalare le classifiche. 365 giorni è di tendenza e primo nella TOP 10 della piattaforma. Ma di cosa parla? Di sesso, mafia e un rapimento! [premium-content]
È tratto dalla trilogia omonima della scrittrice polacca Blanka Lipińska e sta facendo diventare una star e un sex symbol l’attore protagonista italiano, Michele Morrone. Non tutti ne sono entusiasti, sembra essere stato soprannominato 50 sfumature di caponata e molti lo definiscono “imbarazzante”.
365 giorni: la trama
Tutto gira intorno a una ragazza, la protagonista polacca di questo film, la bellissima Laura. Il boss mafioso don Massimo Torricelli la vede in aeroporto e decide di farla rapire rinchiudendola nella sua villa. Il suo obiettivo? Farla innamorare di lui in un anno.
Da qui iniziano a fare capolino tantissime scene erotiche che fanno il verso a un classico americano, la trilogia di 50 sfumature di Grigio.
A quanto pare il bel mafioso spiega a Laura che non la toccherà se non sarà lei a volerlo, ma ci vuole molto poco tempo prima che la vittima non ceda al fascino di Massimo. Le situazioni bollenti di certo non mancano ma forse quella più forte e chiacchierata è quella pubblicata anche in un post di una fan page de film: quando, in hotel, Massimo decide di ammanettare Laura e farla guardare mentre una prostituta si presta a una fellatio per il bel tenebroso.
Polemiche sul film erotico 365 giorni
Il film, anche se in Top Ten e già distrubuito in polonia prima della fase di lockdown, sta lanciando alla fama Michele Morrone. Ma non sembra che la regia di Barbara Białowąs e Tomasz Mandes e neanche la trama abbia fatto impazzire i critici cinematografici e gli spettatori
Secondo molti il film è sessista, violento e rincorre lo stereotipo della mascolinità tossica quasi facendo innamorare lo spettatore della malasana storia d’amore e della sindrome di Stoccolma che sembra prendere la protagonista Anna-Maria Sieklucka. Moltissimi post, usciti dopo la riproduzione nelle sale e su Netflix, criticano e ridono della pellicola.
365 giorni e 50 sfumature di grigio
Se 50 Sfumature di Grigio sì è aggiudicato il titolo di peggior film dell’anno alle Razzie Award nel 2015 sembra che anche 365 giorni sia sulla buona strada per diventare la pellicola più imbarazzante in circolazione. Ma allora perché è così cercato?
Le generazioni di Uomini e Donne e Temptation Island sembrano essere cresciute in attesa di una produzione simile o almeno questo è il commento di molti amanti del grande schermo.
[/premium-content]